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La cialtroneria

venerdì 6 luglio 2012

I FUCHI

Sono capitata l’altro giorno per caso nella lettura di un libro, che spiegava dettagliatamente la vita delle api e nello specifico dei fuchi e dell’ape regina. La mia conclusione è che dovevamo nascere tutte api regine!!!
Vi spiego:
i fuchi sono i maschi delle api, più grandi di corporatura, vivono pochissimo, circa 50 giorni(anche gli uomini campano di meno in media delle donne), non fanno niente nell’alveare (come tutti i maschi)perché non sono strutturati per procacciarsi da soli il nettare, quindi devono mangiare a sbafo delle api operaie (esattamente come i vostri mariti), e collaborare per il tempo che vivono nella colonia a ventilare l’alveare per lo sviluppo delle larve (gli uomini l’unica cosa che sanno ventilare di solito sono le sfere), questo fino al momento del volo nuziale, quando escono tutti a cercare l’ape regina (l’unica che fa sesso fra le api) e cercare di accoppiarsi con lei (sesso sfrenato). Dopo una bella lotta con gli altri contendenti che sono lì tutti per lo stesso motivo, uno solo di loro riesce a  farsi una sacrosanta trombata e… crepa! Wow! La regina stordita da tanto sesso sfrenato, piena di sperma come un preservativo, cerca di tornare a casa. (quando vedete una grossa ape che sbanda sapete cosa ha fatto). Amen!
Avete capito? Fa la Regina, è l’unica che si fa una botta di sesso come si deve, e se lo toglie dai piedi facendolo morire! È una gran culo sta regina è! Contenta di aver ricevuto il suo orgasmo per la vita, torna mezza ubriaca nell’alveare a depositare le uova e a comandare la sua colonia di donne, perché i fuchi “avanzati” vengono fatti fuori dalle api operaie, non servono più sono a quel punto un impiccio per la vita dell’alveare (non lavorano non raccolgono miele: che campi affà?) e li fanno morire di fame.(i maschi non servono, lo dico io…).
Qui c’è da imparare!
Scommetto che ogni donna vorrebbe farsi una notte di sesso bollente, di quello VERO, che si ricorda tutta la vita, lasciandola intontita, e talmente appagata da essere disposta a non farlo più, e togliersi di torno l’artefice (il fuco)la notte stessa, il giorno dopo si alza come una donna nuova..
Una e fatta bene, anziché cento e fatte mentre pensi alla lavatrice da stendere, o mentre cerchi di farti venire un bel mal di testa che quando ti serve non arriva mai! Ma su!
C’è una mia amica che dice..” e pure questa settimana abbiamo scavallato”.. ecco se fossimo nate api: una e clamorosa, poi avremmo pensato solo alla carriera, ai figli, all’azienda, e senza marito, il tedio del fuco, che ti ciondola per casa senza aiutare perché, morto, caput, saremmo state tutte REGINE! Era nato per scoparti una volta e fatta bene, e buona notte al secchio, e non per assillarti tutte le sere come una zanzara..
Senza una partita di calcio, senza la tavoletta alzata del bagno, senza le sacche in giro contenenti i loro panni puzzolenti di sudore, senza tutti quegli aggeggi tecnologici che partono da soli e che li incollano al divano..niente di niente.
La fine che farebbero certi mariti secondo le api, è la stessa che dovrebbero i fuchi domestici secondo ogni donna che li tollera..
E io che volevo fare la Regina!!!

A DOMANI!!!

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