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La cialtroneria

venerdì 30 maggio 2014

Suggestioni

Suggestione. Secondo Freud la suggestione è imitazione e contagio. Lo studioso dice che abbiamo la tendenza ad imitare lo stato affettivo di una persona con la quale ci troviamo a contatto. Non si conosce la spiegazione logica secondo la quale una folla subisce l'influenza di un leader, lo stato di euforia che crea il leader è fondamentale per suggestionare anche chi non avrebbe mai pensato a certi concetti, o azioni. La folla, dice Freud è influenzabile e credula, e manca completamente di senso critico, è portata ad eccitazioni esaperate. Siamo suggestionabili , ci facciamo contagiare negli ideali e negli impulsi di massa,come da un virus che coglie per trasmissione, anziché per ragionamento. La massa è impulsiva, mobile, irritabile. Questi fenomeni dunque, non seguono un fatto,o un ideale in se, ma sono meccanismi che si attivano in ogni essere umano posto all'interno di un qualsiasi gruppo. Se il leader dice che la salsiccia messicana salverà il mondo alla fine ci credi. Ecco da dove nascono i movimenti politici, religiosi e rivoltosi, dalla suggestione di individui aggregati che insieme neutralizzano il loro volere e valore, per metterlo al servizio di un leader che spesso vale molto meno di loro, ma usa la Strategia della suggestione a suo uso e consumo. Fatele voi due conclusioni, a me questo concetto basta e avanza per spiegare un sacco di fenomeni apparentemente irrisolti. Galleria

giovedì 29 maggio 2014

Solido

Mio marito mi dice che sono sempre vestita di nero, e mio figlio che ho le scarpe da vecchia, sto pensando se essere preoccupata, o se mi interessa davvero quello che pensano. Dice una mia amica. Prima la risata, poi il pensiero, su un tema che le non più ventenni affrontano, il giudizio di chi amano. Quando sei piccola sei al banco di tutti e vuoi sempre passare l'esame. Poi cresci e selezioni, ti interessa il giudizio dell'amica, del marito. Poi arrivi a 40 anni e non te ne frega più niente dei giudizi ne dell'amica, ne del marito, ne dei figli. Mancanza di delicatezza? No, vuoi bene a tutti, ascolti tutti, ma quell'ascolto non ti cambia più, perché sei solidificata con i tuoi vizi e le tue virtù. Da cemento fresco (la giovinezza), diventi Malta solida, di quella che grazie al tempo si sostiene senza puntelli. La solidità, ha come contropartita una grande sicurezza, non ti fai più scombinare le carte da nessuno. Se prima amiche, amanti, lavori, figli ti facevano mettere in discussione i piani, quando diventi forma propria, non ti fai spagliare i riferimenti più da nessuno, chiunque esso sia. Questa sono io, prendere o lasciare. La forma è fatta. La discussione nasce se fai del male, se nuoci a qualcuno, ma se fai scelte non convenzionali e decidi per te, cio che è più congeniale, è lo stato solido della maturità, e le scelte sono niente altro che la manifestazione di ciò che siamo diventate. Arrivi a capire che se corri dietro a tutti, non farai mai quello che vuoi TU davvero, e con una sola vita a disposizione è un rischio che non si può prendere, costerebbe troppo caro essersi dimenticate di vivere, perché tutti avevano ragione. A domani!

lunedì 26 maggio 2014

E' tutto al contrario

Sono tre ore che ci giro intorno oggi, ho preso tempo, prima ho letto un po', poi sono andata a camminare, poi mi sono ammazzata con dei biscotti industriali, alla fine ho aperto un file per scrivere questo post che ancora non so che piega debba prendere, esattamente come la nostra Italia. Che piega prenderà? Boh. Oggi tutti si insultano, hanno tutti ragione pretesa come al solito. Morale? Che cosa vi è cambiato? E cosa cambierà? Una cosa l'ho decisa, non devo scrivere dopo aver letto commenti e simili perché mi inquinano la testa. E come la inquinano a me la inquinano a tutti. Senti deliri che profetizzano di tutto, e alla fine ti confonde. Non c'è verso, devi farti una prima idea tua e poi metterla a confronto con quella degli altri, altrimenti la tua idea sarà il frutto del riassunto di tutti. Cioè visioni multiple. Tutti con il desiderio di vincere di dimostrare la ragione. Ho chiesto a mi o figlio cosa volesse per regalo, visto che ieri ha compiuto 10 anni, mi ha risposto: eh mamma ti sembrerà strano, io ci ho pensato tanto e non desidero niente, perché in realtà tutto quello che mi serve e mi fa felice c'è l'ho già. Devi aggiungere altro? Gli adulti che urlano i loro desideri di potere e ragione, ed i piccoli che dicono sono felice così. Mah.. confusa ero prima e confusa sono anche adesso. Il mondo al contrario. Gallery

sabato 24 maggio 2014

Fuori Squadro

A volte mi sento fuori squadro,come dice Amleto. Fuori squadro è quando il muratore fa la posa in di un pavimento, e le mattonelle devono seguire tutte lo stesso filo per accordarsi affinché il pavimento sia dritto e senza brutti tagli. Poi, che tu scelga un pavimento brutto è un' altra cosa, con quello il muratore non c'entra. Allora, diciamo che il pavimento della società non mi piace. Seguono tutti lo stesso squadro, ma di un sistema o modo, che davvero non mi garba. Se leggi due battute su Fb, non puoi non notare come la gente sia sgarbata, e anche convinta di avere sempre ragione. Si lodato tutti di rimpallo, senza aver fatto alcunché. O meglio, sempre usando la solita similitudine delle piastrelle, si lodano per una mattonella da 1 euro e anche sbeccata. Mi viene da dire bravo a qualcuno che abbia davvero fatto qualcosa di importante, ha salvato una vita, ha insegnato gratuitamente, ha offerto aiuto, aiuta i disabili, costruisce una scuola, fa volontariato: bravo. Ma si da il caso che io non legga mai nulla di tutto questo, il bravo facile è offerto come ai bambini piccoli:"bravo che hai raccolto i giocattoli da per terra." Ma a degli adulti..e su! E poi tutti a criticare modi e maniere, oh ma la gente sarà anche libera di vivere come vuole senza farsi passare da idiota, da uno che non condivide un modo, o un'abitudine no?! Leggo decaloghi allucinanti, poi vai a vedere chi li stila e ti metteresti le mani nei capelli. Tutti Guru, cavolo, che epoca fortunata a trovare tanti mentori, siamo gente fortunata è, della seria per fortuna che sei nato al tempo dei fenomeni (paranormali), e puoi pregiati di cotanta arte e conoscenza. Poi in cosa consista tanta scienza non è dato saperlo, o meglio si sa ma passiamo, però sei di sicuro un omo herectus che ha avuto un gran culo a nascere all'epoca dei social, altrimenti non avresti mai saputo che la gente è capace di parlare del nulla per settimane. Ben venuto rara avis, impara a stare in squadro anche con le mattonelle da 1 euro. Pregio assicurato, lucentezza garantita e scivoloni a go go. Buona domenica a tutti! Galleria

venerdì 23 maggio 2014

Bianco e nero

La macchina a casa mia è l'attimo, o di liti furiose fra i miei tre figli, o riflessioni che ti mettono seduta. Qualche giorno fa, in un contesto di cui non ho memoria ho detto ai grandi: "il bianco e il nero in natura non esistono." Basta, non ho aggiunto altro, o almeno non me lo ricordo, certo avrei potuto essere meno sintetica, dicendo che questa è stata una dichiarazione di Renoir il quale disse che "la natura conosce solo colori, e il bianco ed il nero non sono colori, il bianco li assorbe tutti, il nero neanche uno quindi sono dei non colori. Tutta questa spiegazione ed oltre, perche ci sarebbe da dire tantissimo, non l'ho data. Stamattina mio figlio piccolo, mi chiama e mi dice: "vieni un po' che ti faccio vedere una cosa". Lo seguo mi fa vedere un albero, in cima una gazza ladra e mi fa: Vedi che il bianco e nero in natura esiste? Lapo ha 5 anni, e una percezione fedele alla realtà. Ha visto la gazza ladra e ha interpretato fedelmente quello che io pensavo di aver detto in modo banale, con la sua prova scientifica. Ora non sto a farvi la tirata ancora sui colori perché il punto non è questo; il concetto che mi ha fatto pensare è stato che, a volte ci sbattiamo per far capire una cosa ad un figlio e quello non ascolta neanche per pietà, poi un giorno, dici una cosa fra i denti, in modo sintetico, senza dare tante spiegazioni, e quella cosa "Detta tanto Per", è ciò di cui si ricordano, e quello per cui poi osservano il mondo con curiosità ! per essere sicuri che mamma abbia ragione o meno. Non sappiamo mai, che effetto sortiranno le nostre parole su chi le ascolta, e non sappiamp con che interesse e con che interpretazione le accoglierà, sono dette senza sapere su che superficie atterreranno: duro, soffice, assorbente, rimbalzare, vuoto, pieno, non si sa, e non c'è modo di scoprirlo se non con il tempo. A volte delle amiche mi dicono: ma ti ricordi quando mi hai detto.. Io rimango sempre basita,perché non mi ricordo mai di niente e penso che cio che dico non sia mai così importante da meritare il posto del ricordo, invece magari a distanza di anni qualcuno ancora mi dice: ma ti ricordi cosa mi avevi suggerito? Io mi dico : wow.
Non si può parlare a vanvera, si perde di credibilità con grandi e piccoli, e se i grandi ti prendono per cazzone, con i figli perdere di credibilità è una mezza tragedia. Allora, Tu parli ed io penso, tu enunci una metafora ed io ci rifletto sopra, tu fai una citazione ed io imparo, tu reciti una regola ed io so una cosa in più. L'accuratezza del dire, diventa capacità di apprendere e talento del fare. Nella parola è racchiusa un'idea,e se l'idea è ben suggerita diventa sapere. Quindi, il bianco ed il nero non esistono in natura e se volete saperne di più cercate.. e raccontate.. Ciao a tutti

giovedì 22 maggio 2014

Dimentica

Sapete cosa dice De Carlo? "Il rapporto più sano col passato è dimenticarselo". Dimenticare d'altro canto significa: perdere la memoria delle cose, togliersi di mente, considerare con indulgenza perdonare, omettere, tralasciare, non menzionare. Ecco perché la sanità mentale è dei matti; non si ricordano niente e vivono felici. Meglio un pazzo di spirito che uno spirito da strapazzo. Se le infili tutte nei circuiti, e le passi in rassegna ogni mattino, come un appello scolastico, e segni, e segni, e segni, alla fine pensi sempre e solo a quello che non c'è più con rancore, ti avviti su questi appunti fino a spanarti come una vite, invece di apprezzare chi c'è, e cosa c'è, ora nella tua vita di bello. Ieri ho fatto pulizia negli armadi, ho buttato 14 sacchi di panni. Mi sento leggera, non mi serviva più quella roba , ma era lì a prendere spazio, come i rancori, sono nelle scatole polverose a prendere spazio fra le nostre virtù. Bisogna buttare via quando è ora, sia i brutti ricordi, che i torti. Omettere, tralasciare è sintomo di maturità. Mi hai fatto male, bene allora? Detto una volta basta; perché continuare a salmodiarlo è continuare a rinnovare un dolore, che se continuamente sollecitato, alla fine va in necrosi, e sapete cosa ci va in Necrosi? La vita, la voglia di fare, di sperimentare, la qualità dell'essere. Tutto per cosa? Per l'appello a noi stessi. Presente? Assente? Tutti assenti! Tutti nuovi, tutto nuovo. Tutto dimenticato! Galleri

mercoledì 21 maggio 2014

Bella? Non basta

Se avete letto qua e là, qualche giornale di gossip avrete letto la dichiarazione di Buffon, che finalmente ammette di aver scoppiato, come Chris Martin che lascia la bella Gwyneth, tutte donne bellissime, famose, desiderabili, e ...mollate. Quello che gli altri anelano per qualche altro diventa un peso. Mia madre mi diceva da piccola: è bella ma non balla. Io ci ho messo una ventina di anni buoni a capire che cavolo volesse dire sta bella che stava seduta e non ne voleva sapere di ballare, non stava al gioco, alla festa, e faceva la statuina, la bella statuina. Non è di sicuro il caso della Paltrow e della Seredova questo, ma comunque nel giro di pochi giorni, coppie celebri sono scoppiate. I motivi? E chi li sa! Forse non lo sanno neanche loro, sono scoppiati perché le cose accadono così, a tutti con le stesse dinamiche a prescindere dalla faccia che ti ha dato madre natura. La bellezza, quando ti alzi, quando cucini, quando corri dietro ai figli, va a farsi benedire, e rimane la donna che cerca la via migliore come fanno Tutte. Non è la moglie bella, che fa la famiglia felice, deve esserci molto di più. Portarsi dietro una bella faccia, è come portarsi dietro un bel corredo, si, lo metti in mostra sul letto, ma altro non fa, non è che ti allevia semmai dai pensieri di una notte insonne. Così la moglie Bella, giorno dopo giorno, diventa la solita coperta a cui alla fine ti abitui, ci fai l'occhio. Arriva una più bella e ciao. Perché c'è sempre una più bella, e se non è più bella, di sicuro è più nuova...e la novità attrae di più che la bellezza, perché più stimolante, più avventurosa.. e allora eccola la bella che non balla. Gallery

venerdì 16 maggio 2014

La Peste Nera

Nel 1300, oltre alle guerre interne in seno ad un territorio tormentato da vassalli, signori, nobili, potestà, feudatari e chiesa; a completare le sciagure, ci si mette la peste. Uno dei flagelli più incisivi del mondo moderno. La popolazione mondiale scende da 72milioni a 40 o giù di lì. Un flagello: i topi. O meglio i pidocchi sul pelo dei topi. Sembra assurdo vero? Eppure quella cimice è stata capace di fare una strage. Il segreto sarebbe stata la pulizia, ma lì, in quella circostanza nuova, nessuno ebbe la capacità e la conoscenza, di collegare l'epidemia ai pidocchi. Così la gente si fece prendere dall'isteria, dalla credulità, dalla convinzione che il flagello fosse causato dal cielo, conseguenza della loro cattiva condotta. E via, altro corso a riti senza senso e senza soluzione di continuità. Nuove credenze e superstizioni pur di placare la punizione divina. La peste è cessata, e il mondo è cambiato. Inizia una nuova alba il 500, il rinascimento, stesse lotte, ma nuovo spirito, sempre un'Italia incapace di essere unità, ma con degli intelletti che segnano l'umanità, non solo la storia italiana. Oggi mentre leggevo il solito sped che va in orbita e il PIL che va sotto al mare, l'Expo, e tutte le zozzerie da cui i giornali ci vogliono distrarre, mi è venuta in mente la peste nera. Stesse difficoltà, lotte interne, problemi di occupazione, fame per i poveri e ricchezza sempre per i soliti 4. La storia si ripete, la peste questa volta non ce la portano i pidocchi, ma i pidocchiosi, i problemi sono gli stessi, uguali, uguali, e per la soluzione ci vuole un nuovo risorgimento, un nuovo Da Vinci che ispiri un uomo libero, vitruviano, con una mente eccelsa. Nascerà di nuovo un altro genio? Se non è genio almeno sia geniale..speriamo. La galleria fotografica

giovedì 15 maggio 2014

Capita

Capita che ti alzi, ti butti addosso un plaid e porti i figli a scuola. (Ogni mattino) Poi capita che ti vesti per un appuntamento di lavoro e ti conci come si deve, mettendo un abito rigorosamente made in Italy. Poi capita mentre risali in macchina, che un ragazzo ti venga incontro (un addetto ai lavori) e ti dica: "Porti un abito di Gioia, di Rose a Pois", e capita che quel ragazzo ci abbia azzeccato, e che gli si facciano i complimenti per cotanta competenza. Si in realtà oggi portavo un abito di Gioia, e quando qualcuno mi ferma per farmi complimenti sui miei outfit (come li chiamano le Blogger moderne), mi fanno piacere, non per i complimenti in se, quanto si riconosca il fatto che, indossare made in Italy, faccia ancora la differenza. Questa differenza che gli altri notano, è il nostro fiore all'occhiello. Dovrebbe essere la nostra salvezza. Io conosco tante artigiane bravissime e giovani stilisti che fanno prodotti fantastici, ma la poca visibilità li penalizza. Un peccato un grande peccato. Comprate di meno e scegliete prodotti italiani. Sponsorizziamoci, facciamo del bene al nostro artigianato e alle nostre eccellenze. W il made in Italy.

mercoledì 14 maggio 2014

25 Maggio

Il 25 Maggio è il compleanno di mio figlio, questa per me è l'unica cosa che conta, ma so che per tutta l'Italia non è questa la questione. Elezione, eleggere, scegliere fra.. Fra chi si sceglie? E chi lo sa! Si sceglie fra slogan, promesse, e programmi del tutto bislacchi, come le menti di coloro che li partoriscono. Anche nel nostro comune si deve assolvere l'impegno di scegliere a chi affidare ancora anni di amministrazioni,che sino a questo momento, sono state a dir poco vergognose, o imbarazzanti; ecco imbarazzante mi piace di più, perché l'imbarazzo vuole la capacità di dissimulare, ma di fondo anche se fai finta di nulla, sei rosso dalla vergogna. Ecco questo è imbarazzo, io sono imbarazzata quando parlo del mio paese, quindi cosa cambierà? Devo dire che pur essendo apolitica, oggi credo fortemente che, per chi fa politica servono due sole credenziali: Crederci ed essere Competente. Poi, destra sinistra, in mezzo di sotto, di sopra, non interessa più, per la gravità della situazione in cui ci siamo impiastricciati, ciò che suggerisce una scelta è l'uomo, non lo schieramento. La fazione, di io qua e tu la, adesso non risolve, è un modo obsoleto di pensare, io ho ragione e tu hai torto, ma dai...hanno tutti ragione diceva Sorrentino. Ci vuole la passione, e la capacità. Uno dei candidati sindaci di qui è un ragazzo che stimo, perché lui ci crede, è uno che fa politica per passione, come Renzi, anche diversi,entrambi ci credono, hanno la giovinezza, la convinzione, la motivazione, la voglia di fare, poi la lateralita che seguono non mi interessa, mi interessa che si facciano le cose con serietà, senza inciucci all'italiana, senza quelle strade sotterranee come percorsi metropolitani, sui cui binari passano accordi di comodo; ecco almeno nelle piccole amministrazioni dove tutti sanno tutto, iniziamo a fare bene, a cielo aperto. Francesco ci mette una passione che è travolgente, quasi romantica, se lo sente davvero farà bene. Mi piace la sua conunicazione diretta, il suo parlare con gli occhi, indicano convinzione, coerenza. Nel suo discorso all'umanità Chaplin disse: pensiamo troppo e sentiamo poco. La politica di oggi, quella che ci deve salvare, è una politica che deve pensare di meno e sentire di più, se senti fai, se pensi stai fermo. Il mio augurio a Francesco è di sentire sempre e pensare il giusto, Le critiche restano agli stupidi, a chi ha voglie disfattiste, bisogna andare avanti! E soprattutto senza dejavu. La mia gallery

martedì 13 maggio 2014

Oggi

Dopo aver avuto un periodo infernale con la tecnologia ho finalmente una roba spaziale, che mi permette di fare un sacco di cose, di quelle che mi rendono pericolosa.Nonostante il freddo, la politica, l'Expo che ci ha fatto fare di nuovo la figura dei bischeri, io sono contenta. E si sapete, la contentezza, perché per la felicità non siamo attrezzati, è una questione di condizioni.la Tua condizione ti rende contento a prescindere, per il resto possiamo fare ben poco, il mondo non vuole essere cambiato, inutile fare tante politiche. E noi italiani siamo destinati a fare sempre la figura dei fessi, come nella migliore tradizione partenopea. Questo non ci fa contenti, ma si da il caso,che non c'è la possiamo prendere con nessuno, visto che facciamo tutto fra di noi no!?